Biografia

ARNALDO COLOMBATTO

Nato a Paesana il 26 settembre 1920 da una famiglia originaria del Canavese, si trasferì a Mondovì dove frequentò il liceo classico per poi laurearsi in Lettere Antiche a Torino con una tesi in geografia fisica.
Manifestò una vocazione precoce per il disegno e la pittura a cui si unì ben presto la passione per la montagna e per la natura in generale.
Gite,escursioni, esplorazioni, scalate su roccia, pratica dello sci alpino, dal monregalese alla Valle D’ Aosta, alle vette del sud francese fino alle Dolomiti e ai confini con la Croazia, gli permisero di catturare con la pittura i più disparati aspetti della montagna.
Trasferì su carta e su tela le sue emozioni osservando con gli occhi e col cuore le vette più aspre, la tormenta, le nebbie, la potenza delle cascate, la delicatezza di acque calme e trasparenti, il silenzio ovattato delle nevi, la dolcezza dei pascoli, la semplicità delle baite e dei fiori.
Si cimentò in varie tecniche quali la china, il carboncino, l’ olio, prediligendo sempre la delicatezza e la leggerezza dell’ acquerello che studiò e perfezionò per tutta la vita. Presso la Ceramica Besio di Mondovì ebbe modo di eseguire ceramiche a gran fuoco, piastrelle, piatti, statuette e di ideare una innovativa tecnica di “graffito” bianco su fondo scuro. Svolse negli anni opera di documentazione della realtà montana con tavole minuziose per la “Guida del Marguareis”, numerosissime illustrazioni per “L’Alpinista”, rivista del CAI di Mondovì. Corredò di dettagliati disegni, frutto di laboriose ricerche,il libro “Pietre di ieri” edito nel 1981 da“L’Arciere” di Cuneo.
Dopo il pensionamento si dedicò ad attività didattiche presso la Cooperativa Ceramica Vecchia Mondovì e alla scuola media “Anna Frank”.
Tante furono le mostre personali in città, in Piemonte poi a Milano a Bergamo e in Sardegna. Partecipò a numerose mostre collettive in Italia e all’ estero, conseguendo gratificanti premi.
Accademico del CAI, fece parte del GISM (gruppo pittori e scrittori di montagna) nel settore della pittura e dell’ AIA (associazione acquerellisti italiani). E’ recensito sull’ Enciclopedia IDAF dell’ Arte Moderna, Catalogo d’ Arte, L’Elite – Selezione Arte Italiana.
La sua vita si chiuse nel settembre del 1998.
Dal 1999 varie mostre ed iniziative culturali continuano a ricordarlo, riproponendo le sue opere sempre molto apprezzate.